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venerdì, ottobre 16, 2009

Degrado



Trafiletto di un articolo apparso su un giornale di un paese del milanese la settimana scorsa.

Giornale nato nei primi anni settanta all'oratorio ora edito da una cooperativa sempre di area cattolica.


Del paese non frega niente e il fatto che i giovani facciano casino sono le solite seghe mentali dei benpensanti, arriva l'inverno e tutto si azzittisce, i borghesucci preparano il Natale e i giovani vanno a farsi le canne al caldo se proprio vogliono farsele. Ogni anno è così. Ho tolto il nome del tizio perchè non ritengo che sia un problema di persona. Cazzi di chi ha permesso che questa gente stia a governare quella cittadina.



Quello che m'interessa sottolineare non è tanto l'articolo, le ultime 8 righe in particolare, ma la risposta, dopo una settimana, che ha provocato su quel giornale in cui le polemiche tra "forze politiche" per problemi vitali come le buche sulle strade vanno avanti per settimane.

Mi aspettavo tuoni da tutte le forze politiche non di destra, saette dai cittadini che non si riconoscono in quelle parole di un leghista che forse pensa che il ventennio sia la festa dei vent'anni: "Che bello. che bello, facciamo la festa che ci porta voti"!

La notte verde!

Sui giornali di partito ma anche delle bocciofile, per provocare, si può leggere di peggio. Questo giornale, invece, non ha come referente un partito. Non è il giornale della lega o del msi o come cazzo si chiama adesso. I suoi lettori sono di aree eterogenee anche perchè è l'unico giornale di quel paese e si è guadagnato il posto che occupa. Ci scrivono tutti e tutti lo leggono. In quel paese l'oratorio è, dal dopoguerra, l'unica potenza.

Polemiche sempre e per tutto.


Questa volta no.

Una sola lettera del circolo delle acli che, a proposito delle parole del tizio, spiega che l'uso della violenza, attraverso lo strumento manganello, è insufficiente e riduttivo.


Del villaggio m'importa sega!


Quello che mi fa paura è che Hitler non è diventato Hitler perchè si chiamava Hitler e faceva bei discorsi in birreria.
Hitler era la radio.
Hitler parlava dalla radio, lo ascoltavano sia in città che in campagna, ed a un certo momento nessuno ebbe più la forza per poter replicare.


Qua cominciano a star zitti anche sui giornaletti di paese.
Lì sta la base.

Non è repubblica, non è il giornale, non è la padania.
E' un giornale dove la polemica partiva anche dai cittadini per, ma sì, chiamiamole così, le loro minchiate.
Le lettere sulle staminali, tante, sul referendum aborto, tante.
Mi aspettavo almeno una pagina di lettere, tra pro e contro.


Invece un tizio si permette di invocare il manganello e va bene così.

Normale amministrazione, ecchevuoi che sia!

Sottile retorica volta a smuovere la coscienza del cittadino dello stivale? Stinkstiefel!
Insufficiente e riduttivo...Sticazzi!


Siamo quasi pronti.
Cominciamo a scavare che a riempirle ci si mette un attimo.
Il cadavere siamo noi.

Sono disgustato ,affranto, incazzato...


Però un trafiletto sulle primarie il tempo per farlo l'hanno trovato.

Forze politiche...Forze!?

1 commento:

Gio ha detto...

Caro camerata,

Il manganello di buona memoria te lo puoi ficcare nell'esofago, tanto poi ci pensa l'olio di ricino di buona memoria a farlo finire dove te lo meriti ...

Assurdo