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domenica, settembre 27, 2015

Pescarenico

A circa metà del breve corso che l'Adda percorre tra il lago di Como e quello di Garlate sorge Pescarenico.

Ora, se m'invento che 2 paesanotti di questo borgo che si vogliono sposare trovano delle difficoltà perchè c'è un signorotto che si vuol scopare la futura sposa, cosa in sè incredibile perchè se la voleva violentare, dati i tempi, lo faceva e stop, senza neanche bisogno di matrimonio riparatore, e magari ci metto pure qualche tumulto di piazza e (ideona!) una suora che fa la troia e anche, forse esagerando ma il pulp tira, una bella peste ricca di piaghe purulente, mi sa che riesco a venderne qualche copia e chissà che grasse risate a leggere le sfighe di quei zappaterra nel club di noi proprietari terrieri...

Ed ora qualche foto del borgo scattata durante il giro che ho fatto sabato.















Giro (ovviamente in bicicletta) all'inizio (o alla fine) del Lario.

" Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti... ". 

Per dirla come la diciamo qui, dove tendiamo ad essere molto asciutti nelle definizioni e nei discorsi, il lago di Lecco.
E sempre per farla breve, nel noto romanzo di cui è riportato l'incipit, come per l'assassinio sull'orient express l'assassino è il maggiordomo, in questo alla fine si sposano.
Uno è un giallo, l'altro una tragedia.




venerdì, settembre 25, 2015




Questo è l'inizio della salita che porta a Montevecchia, in alto a sinistra si vede dove si arriva, anche se l'arrivo vero e proprio è un po' più sotto il santuario.
Tra le leggende del ciclismo,ma forse non è una leggenda, c'è quella che su questa salita, che è più una rampa abbastanza ripida che una vera salita, si allenava Alfredo Binda, legando una fascina di legna alla sua bicicletta e trascinandola fin sopra.
Me la do come obiettivo, senza fascina, appena il mio peso tornerà ad avere il 6 nel posto delle decine. A farla nelle condizioni attuali non credo di rischiare l'infarto ma sarebbe un inutile ansimare.
Per il resto SNAFU, situation normal, all fucked up...


Metto ancora una foto del Resegone, vah!
Le montagne delle mie parti quelle sono, mica mi posso inventare il Cerro Torre!



giovedì, settembre 24, 2015

Uno scoiattolo lungo il naviglio

Mi ha tagliato la strada sull'alzaia martesana qualche giorno fa, mentre tornavo a casa.
Sono riuscito a scattare qualche foto mentre saltava sui rami degli alberi che costeggiano la strada lungo il naviglio.





domenica, settembre 20, 2015

Lingue e dialetti e blocchi

Facciamola breve.
Una qualsiasi classificazione di fenomeni o cose è fatta da uomini per il loro uso. Lo è per gli animali, per i minerali e anche per le lingue.
Funzionano, queste classificazioni, in base alle regole che il classificatore ha deciso di seguire, cosicchè definire i mammiferi secondo le note regole, funziona... finchè non vai in Australia. Anche per i minerali. Non credo si siano fatte guerre di religione per stabilire se un sasso con determinate caratteristiche chimico-fisiche sia un feldsptato o un basalto (esempio fatto a caso solo perchè mi piacciono questi 2 nomi), oppure seguire una delle classificazioni che si trovano comodamente anche in internet.
Per le lingue invece no.
Non è un dialetto, è una lingua!
E giù mazzate.
Come ho detto la faccio breve. Per me tutte le lingue parlate sono dialetti.
Dopotutto la specie umana parla, e parla solamente,  da ben più tempo che dall'invenzione della scrittura.
Dialetto deriva da dialogo, da gente che si ritrova e parla.
Passando alle lingue scritte ritengo impossibile studiarle e classificarle solo in base alle loro caratteristiche interne, dal lessico alla sintassi. Devo tener conto anche delle loro caratteristiche "politiche".
Per esempio quelle che son chiamate lingue nazionali, o statali oppure chiamatele come volete, sono e sono solo quelle in cui sono scritti i contratti e le leggi. Non mi interessa assolutamente nulla se sono anche usate, e per la totalità lo sono, per un uso artistico.
Per questo tra i vari tipi che popolano internet e i suoi siti che si dicono sociali, ove questo è possibile, blocco il particolare tipo che chiamo leghista-linguista. Senza aver avuto scambi più o meno cattivi lo blocco solo per non leggerlo.
Autodifesa, nient'altro. Non ho la voglia né tempo da perdere con qualcuno con cui non ho nulla in comune per quanto riguarda la parte leghista e che, per di più, usa la parte linguista asservendola a quella leghista.



Milano vista da Bergamo, fotografia del 19 settembre 2015


venerdì, settembre 18, 2015

Ma che bel tramonto stasera!




Comunicazione d'importanza non vitale

Ho buttato via ore a scrivere minchiate, alcune anche meditate, su un gioco a cartoni animati e ora non scrivo più niente su internet e sui suoi programmi contenitori, contenitori come certi programmi televisivi. Dal pettegolezzo (chi ha bloccato chi, chi è il più stronzo del reame...) alla geopolitica comparata con il monetarismo quantistico (Einstein è il padre della bomba atomica e ha appoggiato l'introduzione dell'euro per permettere al sionismo lombardo di conquistare il mondo... no, una stronzata del genere, tutta intera, non l'ho mai letta ma non dispero di leggerla a breve decorata con le foto dei ducumenti) io non scrivo niente.
Continuo a non scrivere, non perchè sia meglio o peggio farlo, ma solo perchè è uguale.
Ma non capisco, non capisco , non capisco...
Tristezza...

giovedì, settembre 17, 2015

Ancora musica




Eh!
Nel '76 probabilmente ascoltavo solo la musica di Canzonissima ( anche se l'ultima edizione, leggo, è stata nel '75) e le sinfonie di
Ludovico Van, non tutte, un paio di dischi erano stati fresati su un grammofono da qualcuno che non aveva capito cos'era un microsolco. Mi ci sarebbero voluti ancora un paio d'anni prima che in casa facesse la sua comparsa uno stereo e mi accorgessi che mi piaceva la musica cantata in una lingua che non capivo.

mercoledì, settembre 16, 2015

Foto di Cassano d'Adda

Anche ieri ho forato ma qualche foto ho fatto in tempo a farla lo stesso.










domenica, settembre 13, 2015

Sabato 12/9/15, giro in bici da corsa a Bergamo, qualche foto

Ho fatto il classico giro delle mura e una puntata dentro la città alta ma tra pietre, acciottolato, turisti e gitanti era troppo alto il rischio di cadere. Sulla bici da corsa ho i piedi attaccati ai pedali e la paura di franare addosso a qualcuno perchè non riesco a staccarmi in tempo mi ha fatto desistere dal passare in piazza Vecchia e nelle viuzze più frequentate.
Metto qualche foto della citta bassa, città alta, della città bassa vista da quella alta e viceversa, un paio di panorami, verso le valli e verso la pianura, senza altri commenti.