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martedì, febbraio 09, 2010

Il numero perfetto

Venne il giorno di quello che avrebbe dovuto essere l'ultimo tema prima della maturità.
Tema unico , non lasciò nessuna scelta agli alunni.
Tema di letteratura. Avevo sempre cercato di scamparli i temi di letteratura con quell'impiegata statale perchè voleva che si dicesse quello che dicevano gli altri, i critici, ma pensando con la propria testa, citando a memoria passi delle opere, sia del critico che dell'autore. Insomma, per farla breve, si doveva commentare i commentatori per poter portare a casa un misero 6.
Eh sì! Io per lei ero un tipo da 6...perchè far fatica?
Di solito sceglievo tra le altre tracce, prendevo comunque 6, raramente qualcosa di più quell'anno, ma almeno mi divertivo a scrivere senza essere legato dalle citazioni di citatori che andavano citati per poter raggiungere la sufficienza.
Titolo del tema: "La religiosità del Leopardi e del Manzoni".
Ora, mentre sto scrivendo, mi fa già un certo senso vederli accostati; con la religiosità poi!
Mi faccio forza e continuo.
Non sto a spiegare per filo e per segno cosa scrissi, anche se a grandi linee me lo ricordo.
Non lo feci bene, questo lo sapevo mentre, controvoglia, lo stavo scrivendo. Rileggendo le tre pagine del foglio non era neanche una cosa orrenda. Avevo scritto di un argomento di cui m'importava ben poco ma in maniera leggibile. Le citazioni le avevo messe...Dei pezzettini di brani pure...
Se non era il solito 6 mi sarei aspettato poco di meno, un cinque se proprio voleva umiliarmi.

Passò qualche giorno.
Stranamente non ci consegnò il tema corretto in una delle sue ore ma, invece, arrivò una bidella con il pacco degli elaborati durante un intervallo tra una lezione e l'altra e ce li distribuì lei.
Quando presi il mio non rimasi di sasso. Mi ci volle un po' a capire. Se fossi uno strumento di misura sarei andato ben oltre il fondo scala ed almeno un fusibile si sarebbe bruciato per proteggere i circuiti.

3

Come 3?
In prima pagina, di fianco al titolo, un 3 e basta.
Ai miei tempi, benché la valutazione fosse in decimi, si usava comprimere i voti, in tutte le materie, tra il 4 e l'8, non ho mai capito il motivo, risevando gli estremi alle eccezioni, sia positive che negative. Non ho mai visto un 10, né mio né di altri, forse un 9 in tutti e cinque gli anni, sotto il 4 preferivano la sigla n.c. Non Classificabile.
Un 3 in un tema poi!
Apro il foglio, dopo un certo tempo di fissità dello sguardo, e mi aspetto di aver scritto tutte le congiunzioni "è" e tutti i verbi "e", sbagliato tutte le doppie, aver scritto un altro con l'apostrofo. Qualcosa di grave doveva esserci per giustificare un 3.
Niente.
Non un segno, non una correzione, non un commento.
Non mi monta la rabbia, perchè un 3 così era più di un insulto, e insulto era, più di...Più di qualsiasi cosa potessi immaginarmi.

Lo guardo e lo riguardo.
E' proprio un 3.
Rileggo.
Non vedo l'ombra di un motivo appena valido.

Chiedo ad un mio amico, oltre che compagno di classe, di accompagnarmi in sala professori.
Non mi ricordo, o meglio, non so come mai sia in sala professori e ha mandato una bidella.
Al mio amico chiedo di accompagnarmi non tanto perchè abbia paura di commettere un atto inconsulto ma perchè non riesco a capire cosa sta succedendo, magari lui ragiona meglio. Volevo sapere un perchè se non il perchè.
Cazzo!
E' troppo!
E' la condanna a morte per divieto di sosta.
Ci deve essere un errore.

Arriviamo in sala professori e lei è là.
Chiedo il perchè.
Mi risponde, con un sorriso - cazzo, sto ancora male scrivendo - che la parte sul Leopardi è miserina e sul Manzoni ho scritto quello che scrivono tutti.
Sì, proprio così, quello che scrivono tutti!
Mi dice di prenderlo come un avvertimento - sticazzi! un avvertimento quando è quello che avrebbe dovuto essere l'ultimo compito in classe d'italiano del liceo - Attento!!! Stai già cadendo nel burrone e tra 2 decimi di secondo ti schianti - Mi dice di non farne un dramma.
Io non so che cazzo dire.
Ma poi perchè la religiosità del Leopardi- avevo citato qualche brano della Ginestra - perchè la religiosità del Leopardi?
Perchè?
3

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