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giovedì, dicembre 07, 2017

Lighéra






Oramai sono quasi 2 anni che ho comprato questa macchinetta.
Ero indeciso tra cambiare l'auto, per dipartita della precedente, e comprare uno scooter; ma poi ho trovato questa che è grande quanto uno scooter e mezzo e non ho avuto dubbi.
Il tizio che me l' ha venduta l' aveva tenuta come se fosse una persona cara e la prova che mi fece fare fugò ogni dubbio.
Carrozzeria e interni meglio di quanto mi aspettassi, nessun trafilamento di liquidi, niente olio nell'acqua, partenza a freddo immediata, rampa tra il garage e la strada oltre il 20% senza il minimo slittamento della frizione, giro per le strade della città con dossi e buche e, infine, giro in tangenziale con lui che m' incitava: "Spinga , spinga".
Non un difetto per la sua più che decennale età.
Solo una cosa non mi convinceva. Al centro del cruscotto c'era, incollato, un pataccone argentato di sant' Ambrogio. Non un gran problema, l' avrei tolto una volta comprata.
Al giorno del ritiro, dopo aver svolto tutte le costose e noiose pratiche burocratiche, mentre stavo partendo vidi il tizio con un' espressione triste a fianco dell'auto. Lo capivo. Anch' io tendo ad affezionarmi e il momento dell' addio, il lasciare per sempre un' auto che ho guidato per anni, anche se si tratta solo di un oggetto, mi provoca commozione.
La guardava e, particolarmente, il suo sguardo tendeva a fissarsi su quel pataccone che brillava, in tutta la sua bruttezza, al centro del cruscotto.
Per compassione e per rendergli meno traumatica la separazione, aprii il finestrino e gli chiesi:
"È proprio sicuro di aver preso tutti i suoi oggetti personali o preferisce dare ancora una controllata"?
E dicendo questo diedi un'occhiata al pataccone.
Lui capì e mi rispose:
"Non so se lei è cattolico... ma sa... l'immaginetta non l'ho tolta da lì perchè è incollata e non volevo rovinare la plastica del cruscotto".
"Ma si figuri, capisco certe sensibilità, la prenda pure, un segnetto lì non mi dà nessun fastidio".
Non gli dissi che ero ateo e se toglieva lui quella cosa mi evitava il lavoro di buttarla nella spazzatura, perchè mi sembrava brutto.
Scesi dall' auto e lui riprese, contento, la sua immaginetta del santo.
Rimase un cerchio marrone, tenacemente incollato, in mezzo al cruscotto. Un adesivo che sosteneva solo sé stesso.
Guardandolo, mentre tornavo a casa col mio nuovo scooter e mezzo usato, mi venne l' idea di lasciarlo lì e, come un'illuminazione, il nome con cui l' avrei chiamato.
Invece dell'immaginetta di san padre Pio, o di "non correre pensa a me" oppure di una delle centinaia di madonne - e in macchina se ne tirano anche tante altre - la mia macchinetta avrebbe avuto, rappresentata da un cerchio marrone, lì, al centro del cruscotto, l' icona di Lighéra.
Lì gh' era sant Ambroeus.
Lì c' era sant' Ambrogio.

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