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mercoledì, dicembre 16, 2009

Politica ed economia nell'Italia del secondo dopoguerra


La cosa fu regolata fra donne.
L'impiegato qualche cazzata l'aveva fatta, non so dire esattamente quale, forse uno storno di fondi aziendali, forse qualche altra cosa non così grave da procurargli una denuncia. Oppure la denuncia non era conveniente per l'azienda perchè un'indagine di quel tipo avrebbe portato troppa attenzione sul bilancio. Non sia mai che, anche per sola sfortuna, la guardia di finanza venga attratta a leggere quello che di più sacro, e falso, un'azienda gelosamente custodisce; il bilancio e la sua ombra in nero.
Meglio che tutto sia messo a tacere. L'impiegato infedele conserva il posto ma dice addio alle possibilità di carriera, quella immediata almeno, e l'azienda non corre il rischio di avere attorno occhi troppo curiosi.
La moglie dell'impiegato è cattolica praticante, membro della confraternita del Santissimo Sacramento, ma ha anche una testa e, fin dalle prime elezioni che si tennero dopo la guerra, vota Partito Comunista. E' convinta che i suoi interessi siano meglio difesi da quel partito e non ci è dato sapere come si comportò quando il Papa di quel periodo allontanò i comunisti dalla chiesa. Possiamo solo immaginare che, essendo una donna pratica che aveva vissuto una vita dura, di quei discorsi tra persone colte che immaginavano crisi di coscienza tra i credenti che si sentivano attratti da quei senza Dio dei comunisti non importava nulla. Era credente e andava in chiesa.Nel segreto della cabina elettorale votava come come meglio pensava di fare, preti o non preti, Papa o non Papa, e che Dio guardi pure, non stava facendo del male e, come mi diceva spesso, si deve aver vergogna solo a far del male.
La moglie dell'impiegato volle partecipare al tentativo di fondazione di una sezione dell'UDI, Unione Donne Italiane, nel suo bigotto paese.
L'UDI in quel paese che si sta avviando ad essere un feudo democristiano?
No, no, no.
Questo ai notabili del paese proprio non piace.
La moglie del padrone chiama la moglie dell'impiegato a casa sua. Un invito non un mandato di comparizione. Un gentile invito a bere un caffè e fare quattro chiacchiere.
Prego, si accomodi.
No, la casa non gliela fa vedere, va bene la cortesia ma la distanza sociale impone pur sempre una certa riservatezza.
Ha visto che tempo, fa caldo d'estate e freddo d'inverno.
I suoi figli, due, vero?
Intelligente il maschio, mi dicono voglia fare l'università.
La figlia è ancora una bambina, vero?
Ma, mi dica, come mai lei che la vedo sempre in chiesa, vuole partecipare a quella organizzazione?
UDI, vero?
Ma lo sa che è una cosa fatta dai comunisti?
Non vorranno mica sfasciare le famiglie, le donne da una parte contro gli uomini.
La famiglia è importante, lo sa?
Sta alla base del nostro modo di vivere.
Suo figlio vuole andare all'università?
Eh!
L'università costa.
Ha anche una bambina da crescere.
Suo marito poi, lo sappiamo entrambi, lavora ancora solo per il nostro buon cuore.
La moglie dell'impiegato si guardò attorno e vide di essere chiusa nell'angolo del ring.
I figli, la scuola, il marito, i soldi...
Ingoiò il fiele, continuò ad andare in chiesa e a votare comunista ma non si iscrisse ad organizzazioni vicine al Partito.
Non era l'unica donna, la moglie dell'impiegato, e non la sola che aveva quelle simpatie politiche in quel paese ma, fatto sta, una sezione dell'UDI in quel paese non attecchì.
Il naviglio continua a scorrere, lentamente, come il pensiero di coloro che hanno avuto la sorte di nascere in quel bigotto paese.
Me compreso.

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