Lo scrivo qui e solo qui.
L'idea del testo che precede questo scritto mi è venuta leggendo un po' di cose sul sito grigio a tema bdsm e altro, in effetti si definisce come sito kinky.
Leggere decine di nick con nomi giapponesi, discussioni su pratiche fisiche ed emozionali che non si raccontano alla mamma, visioni di fotografie, alcune bellissime altre che, citando dei commenti non miei là scritti, superano la frontiera del sadomaso per entrare in quella della psichiatria, la frequente citazione del titolo di un noto e recente libro che dovrebbe parlare di bdsm mi hanno fatto balenare in testa la stupidissima domanda: "ma che cosa succederebbe se mettessi insieme 101 storie zen (che ho letto) con 50 sfumature di grigio (che non ho letto)?"
Ho cominciato a scriverlo alcune settimane fa e, con frequenti e lunghe interruzioni, l'ho terminato ieri notte.
Nel frattempo mi ero cancellato dal sito grigio internazionale, reiscritto con altro nick ( le ragioni di questo comportamento non sono complesse, fondamentalmente mi andava di fare così perchè mi ero stufato di essere ignorato dai più, cancellandomi si cancella tutto quello che avevo scritto in un colpo solo) e ho ricontattato, col nick nuovo, le pochissime persone con cui ho avuto scambi interessanti e divertenti.
Una di queste persone mi ha chiesto se non ero iscritto ad altri siti, italiani questi, che trattano questo tema. Li conoscevo di nome ma, siccome per esser accessibili richiedono una registrazione, non li ho mai frequentati. Il fatto che me l'ha chiesto mi ha dato la spinta necessaria per iscrivermi a uno di questi.
In questo sito c'è un'area, si chiama Taccuini, in cui si scrive un po' di tutto, anche racconti non necessariamente sadomaso, erotici, sex drug & rock'n'roll: si potrebbe anche scrivere solo la lista della spesa (e francamente sarebbe più interessante dei vari "schiavetta mia, slave adorata, ti bacio in fronte e sculaccio il popò, se ti fa male anche le chiappe poi di baci le ricoprirò...", BLEAH!!!)
Per questa ragione dopo pranzo ho inserito anche in quel sito il testo, che mi pare evidente essere umoristico.
Sui Taccuini sono ammessi i commenti. Tutto potevo immaginarmi, se ci si presenta in pubblico le critiche, positive come negative, fanno parte del gioco a cui hai scelto di partecipare presentando quello che hai scritto. Ma che altri, non io, che me ne sto zitto a leggere quello che scrivono, si mettessero a litigare su un testo del genere non me lo sarei mai aspettato. :-)
C'è uno, ed è una bella carezza al mio ego artistico, che commenta come se avessi scritto un "pezzo da letteratura", per di più motivando. Ha capito alcune trovate e scrive che "la difficoltà formale di questo scritto è altissima". Lo ringrazio, non so quanto sia difficile ma quello che ho scritto era voluto da me, a lui è arrivato.
Un'altra invece mi ha marchiato come bestemmiatore dello zen e arriva a far notare ad un altro utente che le 3 righe finali non sono un haiku, perchè lei è 25 anni che legge zen. Stikazzi!
In effetti non è un haiku, è la caricatura di un haiku.
E i due sono andati avanti per ore a litigare: "E non puoi criticarlo così" "E critico chi mi pare" "E se non ti piace non ti piace ma devi riconoscere l'abilità" "E' solo una canzonatura di scritti zen mal riuscita" ecc.ecc.
Grazie a te, anche se ti sei fermata alla parola zen nel titolo.
Mi è addirittura arrivato un messaggio privato di un altro tizio che mi invitava a non prendermela e a "puntare in alto".
E chi se la prende!
Non rispondo in pubblico, solo ai messaggi privati per cortesia, ma mi sono divertito sooooooooo much!!!
Che posto da matti il web, oggi per me è stato un posto da matti simpatici.
:-)
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