Me l'hanno detto, forse non usando esattamente quella parola ma il significato è quello.
Io sono un ruminante di pensieri.
Li ingoio, cerco di digerirli ma poi ritornano. Cerco di rimasticarli ma si ripresentano ancora, magari giorni, mesi, anni dopo.
Fossero pensieri appartenenti alla alte sfere dovrei essere contento ma, il più delle volte sono solo quelli della quotidianità. Ricordi delle cose che sono successe.
Per esempio adesso mi è ritornato in bocca, se il cervello ha una bocca, ed è leggermente acido, completamente non digerito, un ricordo abbastanza recente.
Cerco di masticarlo e ingoiarlo, se il cervello avesse dei denti e un sistema digerente, ma non va giù.
Sta lì, sotto forma di domanda a cui non riesco dare risposta.
Come può essere possibile che la gente avvicini le persone per quello che vedono, e molti mentono e sono bravi a recitare un personaggio ma qualcuno, almeno in certe occasioni, si presenta "nudo" lasciando vedere i suoi difetti e le sue qualità, e avvicinadole gli dicono che è proprio così che li vogliono ma poi gli chiedono di cambiare, poco o tanto non importa, nonostante li abbiano osservati "nudi"?
Se cercavano un "altro" non era meglio rivolgersi direttamente a un "altro"?
Un altro tipo, un altro carattere, un altro che rispondesse meglio ai bisogni di questa gente.
Non trovo risposta.
Depoliticizzare la scienza: giusto o sbagliato?
-
In un'epoca in cui scienza e politica si intrecciano sempre più spesso in
dibattiti cruciali, come il cambiamento climatico, la pandemia, e l'energia
nuc...
21 ore fa
Nessun commento:
Posta un commento