Ho appena finito un lavoro che da qualche giorno sapevo di dover fare.
Ho riposto, ripiegato, quello che è stato un pacco giallo sul fondo di un armadio.
Il suo contenuto invece l'ho sparso un po' in giro, di modo che nessuno saprà mai cosa il mittente del pacco mi spedì.
Un profumo per ambienti in un armadio, non so se l'utilizzerò.
Un manufatto di lana in una confezione regalo in un altro armadio. Rimarrà lì.
Una tavoletta di cioccolato integra e una iniziata ma non ancora finita, la confezione di un'altra tavoletta di cioccolata che ho gustato e la carta con la corda che avvolgeva un dolce tipico sono finiti in una busta di plastica. Non toccherò quel cioccolato e rimarrà nella plastica sul fondo di cassetto. Il suo sapore non sarebbe più lo stesso.
Una lettera e 2 fogli manoscritti, avvolti in un cartoncino piegato chiuso con un nastro, li ho sepolti fra le pagine di un libro che probabilmente nessuno aprirà più.
Rileggendo quei fogli un sorriso amarissimo.
E in quei fogli c'è la parola "persona".
Non donna, non uomo, proprio persona.
Non sarò più quella persona.
Convintissimo che, data la realtà, non potevo e non dovevo fare diversamente, mi rimane qualche bel ricordo e troppe, troppe lacrime versate.
Certi muri sono più duri della mia testa.
Vedrò il mare da solo, come sempre.
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21 ore fa
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