Riflessione del dopo pranzo. Pensata ieri, mentre ascoltavo una canzone, la scrivo adesso.
I ricordi sono bestiali.
Non bestiali nel senso di eccezionali, magnifici o orrendi, degni di stupore...
Bestiali nel senso proprio del temine: attinenti alla bestia.
Quando sono stato in una colonia montana, avevo ancora 5 anni, mancava un mese o due perchè ne compissi 6, svegliavano tutta la camerata con una canzone sparata a tutto volume: La Banda, credevo fosse Rita Pavone invece ho scoperto che cantava Mina.
Scoperto perchè ieri, per la prima volta da allora, l'ho cercata e ascoltata tutta.
La odio e, dunque, continua a non piacermi.
Fin dalle prime note ho avuto la chiara immagine del soffitto di quella camerata dove era attaccato un tronco di piramide a base quadrata, la base maggiore in alto, dipinto dello stesso colore delle pareti, un bianco sporco tendente al grigiastro, con 4 buchi sulle falde ricoperti da una griglia che parzialmente noscondeva gli altoparlanti.
Ancora oggi, quando capita d'ascoltarla, questa canzone mi fa riaffiorare i ricordi di quella che per me non fu un'esperienza positiva. Mi bastano poche note perchè il mio umore si alteri.
Anni dopo passai una settimana d'estate a casa dei miei zii di città.
I miei cugini sono più grandi di me. Al tempo io ero ancora bambino, andavo alle elementari mentre loro erano già adolescenti e ascoltavano la musica degli adolescenti di quel tempo.
Il mio soggiorno in quella casa, ma anche fuori casa, fu accompagnato dalla musica di una canzone, quella che era la hit del momento, che i miei cugini ascoltavano decine di volte al giorno e si sentiva pure fuori casa, nei bar, alla piscina, suonata anche dai chioschi che sono tanto comuni nelle vie di Milano.
Era Ancora Tu di Battisti.
L'aver ascoltato per centinaia di volte in poco tempo quella canzone mi ha prodotto un rifiuto per Battisti. Deve essere stato una specie di effetto indigestione, limitato alla voce di Battisti, perchè stare con i miei cugini e i miei zii mi piacque molto.
Fatto sta che Battisti, quando sono arrivato all'età in cui si sceglie la musica d'ascoltare, l'ho sempre evitato e quando mi capita di ascoltare una sua canzone tendo ad andarmene o a cambiare musica.
Posso riconoscere la sua importanza storica nella musica italiana, magari anche bravura, ma effettivamente non lo conosco. Quando sento la sua voce ho un leggero rigurgito.
Non conosco lui e non conosco le sue canzoni, perchè anche quando sono stato costretto ad ascoltarle, nelle rare feste a cui ho partecipato o durante una trasmisione televisiva, sposto, senza volerlo razionalmente fare, la mia attenzione su altro.
Tutto questo per dire che questi ricordi che riaffiorano, se stimolati, non hanno nessuna attinenza con il ragionamento, la volontà o qualsiasi altra specificità umana che si dice superiore. Sono solo effetti di un meccanismo stimolo-risposta tipico dell'istinto animale. Belli o brutti che siano.
Bestiali appunto.
Ovviamente non metto i video e spengo il PC.
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