Il 24 agosto 79 il Vesuvio eruttò.
Le ceneri coprirono Pompei, la colata lavica seppellì Ercolano e altre cittadine dei dintorni furono distrutte. Mi limito a scrivere di Pompei che riportata alla luce ci ha consegnato una fotografia di quel tempo.
La fotografia l'abbiamo vista, una sua parte almeno, e la stiamo conservando molto male.
Oltre ai danni dell'incuria anche gli agenti atmosferici, i terremoti, i furti e chissà cos'altro la stanno sbiadendo, strappando, distruggendo. Nel '43 è stata anche bombardata.
La mia idea, che ha il vantaggio di rimettere in sicurezza quei preziosi reperti di un lontano passato, creare posti di lavoro e recuperare spazi per depositate la "monnezza"in una regione che fatica a trovarne è di riseppellire Pompei, gli scavi, facendone una discarica.
Si potrà decidere la tipologia del materiale da conferire nel sito magari limitandolo a materiali inerti non speciali. Per esempio macerie provenienti dai cantieri che la futura crescita vedrà sorgere come funghi dopo una giornata di pioggia.
Si può obiettare che riseppellendo Pompei si perderanno gli introiti derivanti dal turismo.
A questo si potrebbe porre rimedio lasciando visibili, tra un cumulo di rifiuti e un altro, coperti da lastroni di plexiglass, alcune piccole parti degli edifici antichi e collegando queste vetrine in cui si mischia il vecchio e il nuovo con una sorta di passeggiata ambiental-ecologico-archelogico-artistica. Un percorso guidato in cui si possa ammirare una domus con a fianco una carcassa di lavatrice e un bidet scheggiato. Non dovrebbe essere difficile reperire tali oggetti nelle strade cittadine, fino ad ora loro luogo naturale di smaltimento.
Scenari che farebbero esclamare ad un cyberpunk, quei tipi che amano vestirsi alla maniera di fine ottocento con gli occhialini da saldatore: "Ma cazzo, michia, culo , figa e tette...tutto questo è maledettamente geniale"!
Per calcolare l'investimento iniziale non dimentichiamoci di inserire nel budget quel par di milioni di Euro/anno, netti, per compensare il lavoro del sopraintendente al sito.
Un sito unico, la discarica più bella del mondo.